Disciplinamento dell’occupazione di area pubblica da parte di esercizi pubblici e negozi in genere
Egregio signor Sindaco, egregi signori Municipali, cari colleghi e care colleghe di consiglio comunale, l’ordinanza municipale concernente il disciplinamento dell’occupazione di area pubblica da parte di esercizi pubblici e negozi in genere (risoluzione municipale n. 1291 del 1.9.2009) ha ormai più di dodici anni. Negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia, le esigenze sono mutate e riteniamo importante uno scambio con chi è sul campo (commercianti, ristoratori, ecc.) per prendere atto dei loro bisogni attuali. Ricordiamo di seguito alcuni articoli dell’ordinanza che a nostro avviso sono un po’ troppo rigidi: 4.3 È possibile una sola insegna menu (bacheca / leggio) per attività, di dimensione massima 1 mq. Cavalletti e lavagne non sono ammessi. 6.1 È esclusa l’esposizione di merce in vendita, tranne per i generi alimentari. 6.3 Attrezzature accessorie, quali pianerottoli, recinzioni, gazebi, paraventi, baretti, grill, elementi “artistici”, boxes per diffusione del suono, ecc. non sono ammessi. Nel periodo pandemico e post pandemico abbiamo preso atto che il Municipio ha permesso un’applicazione meno restrittiva dell’ordinanza in questione così da non creare ostacoli aggiuntivi in un periodo molto incerto e preoccupante. Tra gli esempi citiamo i seguenti: la merce esposta, ad esempio in via Borgo, non è esclusivamente costituita da generi alimentari; la merce-campione occupa in genere più del 10% della lunghezza della facciata 6.2 L’esposizione di merce campione dev’essere limitata al 10% della lunghezza della facciata dell’edificio occupato dall’attività commerciale. È ammesso un solo stander /campione di merce per attività. dell’edificio occupato dall’attività commerciale; sono stati concessi maggiori spazi esterni per i ristoranti in modo da garantire la distanza sociale e così via. Immaginiamo che I bisogni di un periodo particolare e precario hanno portato ad una risposta che ha avuto ed ha come risvolto positivo di vedere le vie di Ascona più vive e dinamiche. Sarebbe altresì auspicabile, più in generale, ripensare agli spazi a disposizione dei commerci asconesi come successo per il precario dei ristoranti in piazza. Con questa mozione chiediamo quindi che il Municipio: – apra un tavolo di discussione con i commercianti asconesi per capire i loro bisogni e le loro richieste attuali; – valuti, sulla base di un dialogo con chi è sul campo, delle modifiche all’ordinanza n. 1291 del 1.9.2009 tenendo presenti le mutate esigenze delle attività economiche presenti nel Borgo. Per il gruppo PPD+GG/Il Centro Simona Pelloni